lunedì 26 aprile 2010

La Chiesa ha chiesto a Susan Boyle di cantare per il Papa e così sarà

Tony Cowell, potente discografico e uomo televisivo che sta seguendo la carriera di Susan Boyle, lanciata all'inizio dello scorso anno, ha ben pensato di proporla come candidata a cantare per la prossima visita del Pontefice in Gran Bretagna. "E' la first lady di Scozia e quindi la scelta non può che non ricadere su di lei" aveva detto Tony. "Per lei cantare per il Papa sarebbe un sogno che diventa realtà".
Susan, infatti lo ha descritto come un sogno che si avvera e sarà un'attrattiva in più per tutti i presenti.
Dopo la conferma che il Santo Padre sarà nel Regno Unito, subito dopo la prossima estate, dove trascorrerà una giornata in Scozia, l'auspicio di Tony ed il sogno di Susan sembrano avvicinarsi tra loro.
Il portavoce della Chiesa cattolica scozzese ha infatti affermato che sarebbe "un bene" se durante la visita papale la Boyle potesse cantare per Benedetto XVI. Il Pontefice dirà messa nel prossimo settembre presso il Bellahouston Park di Glasgow ed il portavoce ha detto: "Speriamo di poter presto discutere la possibilità della sua partecipazione".
Tra il 16 ed il 19 settembre Benedetto XVI sarà ospite delle regina Elisabetta II e di suo marito, il duca di Edimburgo. Per il Regno Unito si tratta del primo viaggio papale dal 1982, quando Giovanni Paolo II si trattenne per sei giorni.

Susan Boyle, esplosa un anno fa con la sua ormai celebre performance al programma televisivo "Britain's got talent", ha firmato il contratto per l'autobiografia. Uscirà nel corso del prossimo autunno ed il titolo sarà: "The woman I was born to be". "Quando sono salita sul palco per quel provino", ha detto la cantante scozzese che 13 mesi fa non conosceva nessuno, "ero come una ragazzina impaurita e che era ancora in lutto per sua madre. Non mi interessava come fossi vestita. Adesso penso d'essere cresciuta parecchio quest'anno, sono diventata più una signora e non ho più così paura. Scrivo questo libro per cercare di dimostrare che non bisogna giudicare dalle apparenze, e spero che ciò aiuterà certa gente".
"The woman I was born to be" sarà pubblicato dalla Transworld.

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