venerdì 14 maggio 2010

Al raduno francese di Facebook è tragedia

A Nantes, in Franciaun ragazzo di 21 anni è morto. Il giovane mentre tornava a casa da un 'Apero', la versione francese dei botéllon spagnoli che è stata rilanciata con Facebook di inviti e messaggi da condividere con gli amici e gli amici degli amici.
La vittima ha fatto un volo di cinque metri da un ponte. Pare sia caduto sulla testa, morendo poco dopo. L'unica certezza è che fosse ubriaco e che avevesse passato la serata all'Apero.

Il centro del raduno è stato Place Royale a Nantes. La vendita di alcool era stata vietato in gran parte della città, ma come la serata progrediva, il livello medio di alcool aumentava comunque. Oltre alla giovane vittima maschile del fatale incidente, 93 persone sono state rilevate da vigili del fuoco e soccorritori, di cui sono stati evacuati da 57 a un ospedale. Inoltre, circa una trentina di persone sono stati messi in custodia presso la stazione di polizia per traffico di droga, atti di vandalismo, furto, ubriachezza o di aperta violenza. Circa 280 poliziotti sono stati mobilitati e uno di loro è stato leggermente ferito.

La manifestazione era stata vietata dalla prefettura, ma dal momento del lancio del bando su Facebook, il numero di potenziali partecipanti è in aumento. La prefettura ha provveduto a fornire la migliore raccolta. Le guardie sono stati assunti per garantire edifici privati. Servizi igienici e contenitori di vetro sono stati installati. Ampie risorse di polizia e di soccorso era stata dimostrata. Il prefetto del Herault assistito. 23 persone sono state trattate per cadute, tagli o problemi legati all'alcol. Otto persone sono state ricoverate.

La prossima città a fare da sfondo a un apero sarà Parigi. È già in programma per il 26 giugno un enorme raduno sotto la Torre Eiffel. A Nantes erano in novemila. Quello di Parigi potrebbe trasformarsi in uno dei più grandi eventi mai registrati in città, e le forze dell'ordine sono in allarme: come fronteggiare una simile fiumana di giovani, il cui unico obiettivo è divertirsi in una calda serata parigina?
Resta da dire che queste manifestazioni si svolgono in mezzo alla città, con tutti i problemi del caso per residenti, passanti e ordine pubblico. E la mania mette in crisi anche chi ha sempre accusato internet e i computer più in generale di isolare le persone. Ora anche i sociologi hanno il loro bel da fare: tra rischi e possibilità, questi fenomeni stanno dando da pensare a molte persone.

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