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Il Museo di Fotografia Contemporanea promuove, nella sua sede, una mostra dedicata alla Fotografia Astratta originariamente realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale Scavi Scaligeri del Comune di Verona e ArtVerona-Fiera d'arte moderna e contemporanea.
La mostra costituisce un ampliamento di quella già presentata a Verona nell'autunno 2008 e comprende opere di artisti italiani e stranieri appartenenti alle collezioni del Museo che datano dagli anni Trenta del Novecento ai primi anni del Duemila.
Più il tempo scorre, più anche il campo della Fotografia inizia ad avere una sua storia alle spalle, storia che diventa evoluzione e percorso storico. Con la grande stagione delle avanguardie, il concetto di “rappresentazione” và svanendo e la fotografia inizia a occuparsi anche delle forme astratte, dei segni, della luce in se stessa, muovendosi verso soluzioni espressive diverse, che non hanno più la realtà visibile come riferimento, ma che fanno capo all’immaginario.
Due le chiavi di lettura.Sicuramente l'utilizzo delle tecniche si occupa di separare diverse filosofie di pensiero tra gli artisti in questione. Dalla tradizione alla sperimentazione al fine di scoprire nuove possibilità espressive del mezzo se non di sconvolgerne le regole. Dal fotogramma, ai movimenti della camera, al mosso, fino alla elaborazione digitale.
Dall'altro l'utilizzo della normale ripresa fotografica, rivolta pero' ad aspetti della realtà che già offrono allo sguardo forme astratte, senza necessità di ricorrere ad elaborazioni e a trattamenti particolari.
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Come i fotogrammi in bianco e nero, ma anche a colori, che Luigi Veronesi realizza dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta del Novecento, le sperimentazioni geometriche e ottiche di Franco Grignani, i chimigrammi, pirogrammi, idrogrammi di Nino Migliori, i movimenti di macchina di Paolo Monti, i lavori Polaroid di Paolo Gioli, i chimigrammi di Pierre Cordier e di Olivo Barbieri ai suoi esordi, fino alle ricerche digitali della fine degli anni Novanta di Jean-louis Garnell.
Forme astratte sono presenti anche nelle riprese -reali- di Franco Fontana paesaggista, di Aaron Siskind, che studia i segni sui muri delle strade quasi fossero dipinti informali, di Mario Giacomelli che per anni ha fotografato i segni creati sui campi dal lavoro di aratura, di Roberto Masotti nelle sue indagini sulla natura e nelle opere recenti di Silvio Wolf che indagano la pellicola fotografica stessa.
In mostra opere di: Olivo Barbieri, Pierre Cordier, Franco Fontana, Jean-Louis Garnell, Mario Giacomelli, Paolo Gioli, Franco Grignani, Roberto Masotti, Nino Migliori, Paolo Monti, Aaron Siskind, Luigi Veronesi, Silvio Wolf .
ViolaDal 15 novembre 2009 - 2 maggio 2010
Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda
Via Frova 10, Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02-6605661
Orari: mar-dom 10-19, gio 10-23, lunedì chiuso